Come affrontare un colloquio (e uscirne vivi).
Starter Kit per i candidati di You&Wi

Tanto per cominciare, complimenti 🎉 !
Se stai leggendo queste righe, vuol dire che il tuo talento non è passato inosservato. Sarebbe un peccato, quindi, sciupare tutto proprio adesso.
Eppure il rischio c’è, inutile girarci intorno.
Il fatto è che siamo soltanto all’inizio del nostro viaggio 🚎, e del tuo talento abbiamo ancora un’idea piuttosto vaga. Perciò tanto vale mettersi comodi, e provare a conoscersi un po’ di più, e un po’ meglio.
Di te ci sfuggono ancora troppe cose. Ma una la sappiamo già.
Sappiamo, ad esempio, che vali molto di più di quello che abbiamo letto nel CV, o che ci hai raccontato nel video. E lo sappiamo perché da molti anni la storia di Witrade si intreccia con le storie di tanti giovani che cercano il loro posto nel mondo del lavoro.
Proprio come stai facendo tu.
In questo tempo abbiamo imparato un mucchio di cose sulle persone che vorremmo avere in squadra. E la prima è che tutto è nelle loro mani 🙌🏼. Stavolta, insomma, tutto dipende da te!
Nel senso che noi possiamo raccontarcela quanto vogliamo, ma se alla fine del viaggio non sei tu a decidere che questa è l’opportunità giusta, e che Witrade è l’azienda in cui investire un po’ del tuo sapere, beh, noi possiamo farci poco 🤷🏼.
Per questo, ogni tanto, durante il viaggio, dovresti fermarti un attimo e provare a capire se quello che stai scoprendo ti piace ancora. E se vale la pena andare avanti.
Quanto a noi, proveremo a darti una mano.
In YOU&WI, che è il nome che abbiamo dato a questo viaggio, trovi uno Starter Kit pensato per chi vuole prepararsi ad affrontarlo nel modo giusto.
Perché ti fosse utile anche in futuro, ci siamo fatti aiutare da Valerio Sordilli, giornalista ed esperto di ricerca di lavoro.
Dentro c’è lo stretto necessario per capire quel che c’è da capire su di noi e su come prepararti alle prossime tappe di questa selezione.
Leggendo scoprirai chi siamo, di cosa ci occupiamo e in che modo lavoriamo. Saprai a quali valori ci rifacciamo e il genere di persona che ci piace. Ma potrai farti un’idea anche di come funzionano le cose nel trading internazionale, perché è di questo che ci occupiamo in Witrade. Soprattutto, ti renderai conto di che razza di esperienza incredibile può essere lavorare per un’azienda con la testa e il cuore in Italia 🇮🇹 e il corpo dall’altra parte del mondo 🌏.
Parti da questi documenti e inizia a farti qualche domanda. Alle altre, penseremo noi.
Ci vediamo al test 😉!
Cinque domande prima di andare avanti
Molti candidati credono che avere il posto di lavoro dipenda dalle risposte che danno 🤓. In realtà sono le domande a fare la differenza.
Ne ho messe in fila cinque. Da farti prima di andare avanti 😎
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1) Domanda: questa selezione è su di me?
Risposta: NO.
Lo so che sembra assurdo, ma non è una selezione su di te. O almeno non come la immagini tu. Da qui alla fine di questo viaggio, in Witrade cercheranno più che altro di capire cosa c’è in comune tra te e l’idea di “collega” che hanno in mente. Comprendere questo è fo-nda-me-nta-le, perché sposta l’attenzione da te a loro. Anzi, da te al ruolo di cui hanno bisogno. Sai perché te lo dico? Per aiutarti a vivere quest’esperienza più serenamente 😅. Perché lo so com’è che ci si sente, in certi momenti.
2) Domanda: posso fare domande durante la selezione?
Risposta: TOGLI PURE IL PUNTO INTERROGATIVO.
Se hai letto tutto prima di arrivare qui (e dovresti averlo fatto: 🤨) saprai quanto siano importanti le domande che vi scambierete durante la selezione. Ma più che a loro, quelle domande serviranno a te. Per capire se davvero hai voglia di entrare in Witrade. Perciò divertiti a curiosare, per loro si aspettano di rispondere alle tue domande riguardo l’azienda, il settore, il ruolo e i compiti previsti, l’inquadramento economico, i tuoi colleghi, se farai parte di un team oppure no, i tuoi responsabili, le trasferte, la Cina. Perfino sulla cucina orientale 🍜, se serve a farti capire qualcosa in più di questa opportunità.
3) Domanda: quanto contano le mie soft skill?
Risposta: PARECCHIO.
Anzi, se lo vuoi sapere, contano molto di più delle tue competenze tecniche 😳. Non svenire. Quello che sto cercando di dirti è che prima o poi quello che sai fare scadrà. Ecco perché tra ciò che sei e ciò che sai fare, in Witrade conta di più ciò che sei. Per darti un’idea, vorrebbero sapere che tipo di approccio hai al lavoro, la passione con la quale lo fai, ma anche come gestisci lo stress sotto pressione. Quanto sai “interpretare” il momento e agire di conseguenza. Come ti esprimi. Come ti relazioni con gli stakeholder (responsabili, colleghi, fornitori, clienti). Come organizzi le task e gestisci il tempo assegnato.
Mettili nelle condizioni di comprendere tutto questo. Il resto è in discesa.
4) Domanda: la forma è sostanza?
Risposta: NON SEMPRE, MA QUALCHE VOLTA SÌ.
E in Witrade, da quel che ho capito, qualche volta vuol dire spesso. Perché il trading internazionale è fatto così: conta la serietà, l’affidabilità, la fiducia che sei in grado di offrire a clienti e fornitori, ma anche il modo in cui la trasmetti. Insomma, il come non è meno importante del cosa 🤯 (questa rileggila!). E la tua selezione, dal prossimo test fino ai colloqui finali, dovrebbe essere impostata tenendolo sempre a mente. Incontrare un cliente o un fornitore, specie se sono dall’altra parte del mondo, in fondo significa studiarli prima di mettersi in viaggio. Ecco: in Witrade si aspettano che tu faccia lo stesso anche con loro.
5) Domanda: devo preoccuparmi per qualche lacuna?
Risposta: NO.
Guarda, mettiamola così: in Witrade non cercano il candidato perfetto, ma quello migliore per il ruolo che hanno in mente. Anche se ci sono debolezze e piccole lacune nella tua formazione, non barare 🤥! Spiega piuttosto come intendi superarle. Tutti quanti abbiamo dei limiti e facciamo i conti con le nostre debolezze. Un collega imperfetto ma pronto a migliorarsi è sempre il ben accetto, in qualunque azienda. Uno che bara spacciandosi per infallibile… con uno così tu condivideresti qualcosa? Ecco. Hai già la risposta 😬
Tre lezioni per non scivolare
Oh, allora: quella sugli errori commessi durante le selezioni è una storia troppo divertente, ma purtroppo anche infinita. Quindi facciamo che te la racconterò un’altra volta 😅
Da quella storia, però, possiamo trarre grandi insegnamenti. Che vorrei condividere ora. Immaginale come 3 lezioni dal passato per non scivolare nel presente.
Ci sei? Allora procediamo.
Tieni a bada il super… ego 🦸🏻.
Non farti convincere da chi pensa che per metterti in mostra in una selezione servano “effetti speciali”. Molti candidati davvero in gamba li ho visti bruciarsi per essere andati in overselling. Nella “Guida rapida al commercio internazionale”, che hai ricevuto insieme a questo “Starter Kit”, insieme a molte altre informazioni troverai anche la conferma a quello che sto cercando di dirti. Per riuscire nel trading internazionale, serve discrezione. Discrezione e lucidità, per dirla tutta. Il valore di una persona in azienda si esprime dopo anni 🥱: perché rovinare tutto pensando di riuscirci dopo pochi minuti?
Il primo consiglio per non scivolare in questa selezione, quindi, è tenere a bada il superEgo!
La prima impressione.
In un’azienda “normale” la prima impressione è importante. Nel trading internazionale è tutto quello che conta. Tradotto: prima di iniziare questo viaggio, assicurati di aver capito cos’è Witrade. Oppure prova a invertire i ruoli ♻️: ti fideresti di un datore di lavoro che arriva in ritardo al primo appuntamento? O che non ha capito chi sei e si presenta in modo poco appropriato? Che non sa nemmeno se deve darti del Tu o del Lei? Che ignora tutto di te, che in sostanza se ne frega, ma nel frattempo ti sorride solo perché ha interesse a farlo? Uno per cui tu o qualcun altro sarebbe esattamente la stessa cosa?
Aspetta, non rispondere. Ho un’altra domanda: e allora perché dovrebbe farlo Witrade?
Il secondo consiglio per non scivolare è ricordarsi che esiste una sola prima impressione!
Mantenere la promessa.
Ogni selezione è una promessa, e sarà così anche stavolta. Tutto questo viaggio, in effetti, si regge su un patto reciproco: quello che Witrade sta facendo a te, e tu a loro 🤜🏼🤛🏼
Tutto ciò che farai, da qui fino al colloquio, dovrebbe servire a offrire l’idea di ciò che sarai un minuto dopo l’assunzione. Perché è su quello, e solo su quello, che saranno fatte riflessioni. Ma se pensi che per aggirare l’ostacolo ti basterà far credere di essere meglio di ciò che sei, ricorda da dove siamo partiti: ogni selezione è una promessa. E le promesse si mantengono.
Il terzo consiglio per non scivolare è pensare a quando dovrai mantenere la promessa.
Il colloquio, finalmente.
Ah, sì, certo, poi c’è il colloquio. Che per molti è il punto più alto. L’esame per eccellenza 😰
Ecco, anche stavolta mi spiace dirti che non è così. E se non hai saltato una riga mentre arrivavi fin qui, anche tu dovresti preoccupartene poco.
Due o tre consigli da offrirti, in ogni caso, li abbiamo. Magari ci avevi già pensato, magari no.
L’A-B-C.
Intanto cerchiamo di capirci: di che colloquio parliamo? Di quello classico (cioè in presenza), di quello a distanza (online), oppure di entrambi?
Facciamo così, evitiamo dubbi, vediamo caso per caso.
- Puntualità (necessaria in entrambi i tipi di colloquio),
- Cura del proprio aspetto (entrambi),
- Abbigliamento adeguato (entrambi),
- Formalità iniziale (entrambi),
- Pre-verifica della connessione e degli strumenti audio/video (colloquio online),
- Preparare un “elevator pitch” di almeno 1’30’’ (entrambi)
- Sfondo “professionalizzante” o “neutro” (online)
- Ambiente silenzioso (online),
- Attitudine rilassata e positiva (entrambi),
- Sguardo fisso in videocamera (online),
- Propensione all’ascolto (entrambi),
- Preparazione sul ruolo, sull’azienda e sui compiti previsti (entrambi)
- Curiosità massima sugli stessi tre aspetti (entrambi)
Perché ricorda: anche tu stai selezionando!
Dimenticato qualcosa?
Prova a metterti nei panni del tuo selezionatore e a chiederti, come fai quando stai per uscire di casa: sto dimenticando qualcosa 🤔? Ripensa a cosa Witrade sa già su di te (CV, video presentazione, il test) e chiediti se è quanto basta per descriverti.
Senti di dover aggiungere altro? Se pensi di sì, non c’è un momento migliore per farlo. Prenditi un minuto per raccontare al tuo selezionatore qualcosa che dovrebbe proprio sapere sul tuo conto: esperienze personali, Erasmus, doti e qualità che possono essere utili. Condividi anche dubbi e perplessità, se ne avrai. Non avete ancora finito di conoscervi.
Preparati ad andare a fondo.
Nel senso che durante il colloquio aspettati di andare un po’ più a fondo nella dimostrazione delle tue competenze. In pratica, fino a quel momento il tuo selezionatore avrà raccolto indizi, ora cercherà le prove! Vuoi un esempio? Eccolo: se nel CV o nella video presentazione hai detto di cavartela niente male col problem solving 😇, può darsi che durante la chiacchierata proveranno a metterti davanti un esempio di cosa ci si aspetta che faccia, in Witrade, un problem solver 🤕. E così per tutto ciò che vorranno approfondire.
Quelle domande “strane”.
Non è detto che ci siano, intanto. Ma prepararti non ti farà male. Sulle “domande strane” girano un sacco di leggende metropolitane. C’è chi parla di “trappole”, di “trabocchetti”, di “imboscate” dei selezionatori per far sbagliare il candidato. Niente di più sbagliato! Da qualche parte, poco più su, si parla dell’importanza delle domande. Ma nessuna domanda è importante quanto il ragionamento necessario per arrivare alla risposta. ATTENZIONE! Non la risposta: il ragionamento per arrivarci. Quindi: se durante il colloquio dovessero chiederti quante tavolette di cioccolato entrano in una stanza di 50mq 😧, non prenderli per pazzi. Non è il risultato esatto dell’equazione che interessa loro, ma il modo in cui proverai ad arrivare alla tua soluzione. Perciò rifletti a voce alta. Accompagna il selezionatore dentro il tuo ragionamento. Quello sì, che dice su di te molto più di una risposta esatta.
Tutto chiaro?
